Villa Medici

Roma

Sede degli ambasciatori del Granducato di Toscana alla Corte papale, Villa Medici divenne presto anche uno dei centri mondani più eleganti di Roma.

Nel 1576 il cardinale Ferdinando de' Medici, entrato in possesso della Villa, la rese il magnifico edificio di oggi, portando a termine l'opera dei precedenti proprietari, nipoti del cardinale Giovanni Ricci di Montepulciano.
All'epoca dell'impero romano l'area era occupata dagli Horti Luculliani, ma, a causa della sua posizione periferica, venne abbandonata e utilizzata come vigna.

Nel periodo rinascimentale le opere romane che riemersero dai vigneti, vennero utilizzate come bassorilievi per la decorazione della facciata, mentre le statue antiche furono disposte negli splendidi giardini che caratterizzano la Villa, a loro volta ispirati ai giardini botanici di Pisa e Firenze, in particolare a quello di Boboli.

L’estensione dei giardini (oltre sette ettari) e la presenza di barriere murali, rese necessario un imponente lavoro di terrazzamenti. Il parco venne arricchito con pini, cipressi, querce, piante rare e venne inoltre ornato da fontane e statue antiche, tra cui il gruppo scultoreo raffigurante gli sfortunati figli di Niobe mentre vengono inseguiti e trafitti dalle frecce di Apollo e Artemide.

Passata ai Lorena nel 1737, la Villa fu messa in vendita non prima di essere stata sistematicamente spogliata di tutto il trasportabile che venne spedito a Firenze, dove i Granduchi di Toscana progettavano di radunare tutte le collezioni medicee.

Nel 1803 il contratto di acquisto fu firmato da Napoleone Bonaparte che vi trasferì l'Accademia di Francia in Roma.

Dalla posizione sul Pincio, la Villa domina la città, offrendo un panorama unico.

Il tour costa 50 € a persona.